Slow Enjoyment in Nettuno

12:00

Non mi piace molto “mangiare fuori”, perché principalmente il concetto di mangiare non mi garba. Mangiare non per necessità ma per fare un’esperienza.

Era da tanto che non mi capitava e sono felice di condividere con voi questo mio "viaggio".
Ho scoperto per caso durante una trasferta di lavoro il ristorante Antica Taverna a Nettuno, un ristorante di nuova generazione, orientato verso una proposta culinaria totalmente a base di pesce, portate originali ma allo stesso tempo semplici.
Il proprietario giovanissimo, preparatissimo, attento alla ricerca della qualità e dell’innovazione.
Lo chef altrettanto giovane, un’artista, che concilia tradizione e creatività.
Prodotti selezionati e non casuali...

Per me ogni portata è stata un’emozione, perché troppo spesso queste realtà nel mondo della ristorazione sono delle eccezioni. Se volete spaghetti allo scoglio, cambiate aria, perché qui ci sono solo piccole e curate opere d’arte. 
E scusatemi se poco!

Questo è stato il mio personalissimo menù, non alla carta, deciso chiacchierando con il titolare, disponibile e curioso verso le esigenze del cliente (quindi, ogni volta potrebbe essere la prima volta):

Antipasto Finger food:
Insalata di polipo su letto di valeriana;
Filettino di sogliola su crema di broccoli;
Polpettine di verdure e merluzzo;
Cestini di pasta kataifi ripieni di insalatina di peperoni e calamari julienne;
Strudel salato con melanzane e calamari.

Primo:
Calamarata con pesto di pistacchi e gamberi bianchi.

p.s.: Chiedo venia...avrei tanto voluto avere con me la mia reflex, questa recensione è assolutamente incompleta, no photo-little enjoyment.
Ma non escludo che potrei cimentarmi nell'esecuzione di una di queste preparazioni, stay tuned.


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