Sono giorni strani questi.

Sembra tutto sospeso, una calma piatta che quasi fa paura. Siamo chiusi in casa felici ma rassegnati, fantastichiamo a quando tutto finirà, facciamo itinerari nella nostra testa di viaggi meravigliosi, sogniamo ad occhi aperti e facciamo incubi ad occhi chiusi.

Dicono che i pensieri negativi chiamino altri, tipo una spirale da cui poi è difficile uscirne. Allora mi fermo un attimo, focalizzo uno pensiero positivo e vado a impastare.

La mia cura, le mani in pasta.

Ingredienti:

400 gr di farine di grani antichi (farro monococco; tumminia, maiorca)

240 gr di acqua

120 gr di li.co.li.

12 gr di sale integrale marino

40 gr di olio evo

q.b. Semi di lino e papavero (all’interno dell’impasto)

q.b. semi di zucca e girasole in crosta

 

Procedimento:

Setacciare il mix di farine, aggiungere il lievito madre sciolto in tutta la quantità d’acqua prevista dalla ricetta e infine aggiungere alla farina, mescolare con un cucchiaio di legno.

Aggiungere i semi di lino e papavero e alla fine sale e olio.

Impastare per qualche minuto  e lasciare riposare a temperatura ambiente per 15 minuti ca. coperto da una ciotola.

Trascorsi i 15 minuti, fare delle pieghe nell’impasto per 3 volte per creare la maglia glutinica. Fare altre pieghe dopo altri 15 min.

Nel frattempo imburrate e infarinate lo stampo del pane in cassetta, dare la forma all’impasto e adagiarlo nello stampo. Spennellare la superficie e cospargere con un mix di semi oleosi.

Lasciare lievitare (fino la raddoppio del volume) in forno con la lucina accesa.

Infornare a 220°C  per 30 minuti ca. Sformare e lasciare in cottura per altri 10 minuti a 200° C.

Sfornare e lasciarlo raffreddare su una gratella.